Slow Food Abruzzo: per una regione ricca di storia e cultura gastronomica, 17 Presidi Slow Food sono motivo di grande orgoglio e soddisfazione.
Segno che c’è del tesoro, inestimabile e senza tempo, da difendere e salvaguardare. Segno che la nostra tradizione merita un occhio di riguardo, che il nostro lavoro può contare sull’apprezzamento e sul sostegno di chi ci riconosce un patrimonio fatto di eccellenze.
Non sono tempi facili questi per nessuna, o quasi, regione del mondo. Ma proprio in questi momenti – oltre ai timori, alle precarietà e alle difficoltà – si possono riscoprire la semplicità e la lentezza che renderebbero migliori l’ambiente e la sua vivibilità.
Non spetta a noi, né questa è la sede più opportuna per dare giudizi di valore o per fare considerazioni approssimative, ma sul fatto che il territorio, la produzione locale e l’alimentazione sostenibile siano da difendere come custodi della buona salute, nostra e di quella ambientale, non ci sono più dubbi.
Sapere cosa si mangia e da dove arriva il cibo che portiamo in tavola ha un valore inestimabile. Riscoprire questo valore significa tutelare la propria salute e quella di chi amiamo.
Di valori si finisce per parlare con un tono paternalistico o con quella formalità dovuta ai discorsi seriosi. In realtà, i valori dovrebbero essere sentiti, posseduti, percepiti come consapevolezze che diventano scelte e azioni. Nulla di più.
Slow Food Abruzzo: mangiare è molto più che alimentarsi
Mangiare è molto più che alimentarsi… È piacere, emozione, ricordo, gusto, associazione di pensieri.
A me capita di cucinare un piatto che ricorda la mia infanzia e di commuovermi anche solo per un attimo. Perché a quel piatto sono legati momenti vissuti che non tornano più.
Noi oggi viviamo il cibo come una corsa in metropolitana… come qualcosa di utile e necessario. E lo è, senz’altro, ma non è solo questo.
Basta sbirciare nelle mensole delle nostre cucine, negli scomparti del frigo o del freezer. Sembrano bunker dove stipare il necessario che rassicuri il nostro cervello che è tutto a posto, che abbiamo tutto a portata di mano.
La sensazione è un po’ questa, anche alla luce della fretta con la quale ormai viviamo.
Non c’è abbastanza tempo per fare la spesa, per cucinare, per prendersi cura della casa, o per dedicarsi una mezz’ora di niente lasciando libera la mente, senza costringerla nella gabbia dei pensieri.
Non c’è abbastanza tempo per scegliere.
Siamo sempre stati così? Non credo.
In passato, in epoche neanche troppo lontane, intere generazioni hanno conosciuto la vera paura di non avere tempo e anche quella di morire di fame. E non c’era tanto da scegliere.
Eppure sono quelle generazioni che ancora oggi sopravvivono al passare del tempo. Sono i nostri nonni o genitori che spengono le loro 100 candeline con la fierezza negli occhi e il cuore gonfio di vissuti.
Eppure loro non hanno avuto i 200 supermercati uno attaccato all’altro, la dispensa piena di apri-e-mangia, scalda e porta in tavola.
Meglio, peggio, dipende? Ognuno fa le proprie valutazioni.
Noi, intanto, fieri della nostra gastronomia locale e tradizionale, condividiamo la soddisfazione di appartenere a quella comunità di piccoli produttori locali dediti alla salvaguardia delle specialità abruzzesi.
Condividiamo il principio che dà origine all’idea di Slow Food, nata per valorizzare il cibo come piacere, emozione, come risultato del lavoro dei produttori locali e della ricchezza del territorio.
Come ormai saprete, se ci seguite anche sui canali Social, la nostra è un’Azienda Agricola che produce in proprio, con metodi tradizionali e con materie prime locali a Km 0.
Coltiviamo le varietà locali di frutta, ortaggi e legumi, lavoriamo pani e dolci secondo ricette antiche, crediamo e diamo valore al cibo e alle tradizioni.
E proprio nel rispetto delle tradizioni, in difesa delle piccole produzioni artigianali di eccellenza gastronomica e tradizionali, in Abruzzo Slow Food ha attivato 17 Presìdi.
17 Presidi Slow Food Abruzzo: ecco i cibi di cui andar fieri
Canestrato di Castel del Monte
Ceci di Novelli
Cipolla Bianca di Fara Filiorum Petri
Fagioli di Paganica
Fico Secco Reale di Atessa
Grano Solina dell’Appennino Abruzzese
Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio
Mieli dell’Appennino Abruzzese
Mortadella di Campotosto
Patata Turchesa
Pecorino di Farindola
Peperone dolce di Altino
Olive Intosso
Salsiccia di Fegato Aquilana
Salsicciotto Frentano
Uva Montonico
Ventricina del Vastese.