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Farina di Solina: un cereale antico a basso contenuto di glutine

Farina Solina | La Collina

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La farina di Solina è uno dei cereali antichi un tempo apprezzato perché garantiva la sopravvivenza delle famiglie contadine. Oggi ne riscopriamo il valore come ingrediente proteico e a basso contenuto di glutine, adatto anche agli intolleranti.

Il grano Solina è un cereale antico, infatti già dal 15° secolo i contadini lo usavano per sfamare le loro numerose famiglie. E noi, oggi, lo coltiviamo per ricavarne la farina di Solina, un’ottima alternativa per il pane casereccio, la pasta fatta in casa, pizza e dolci a basso contenuto di glutine.

La sensibilità al glutine è un problema che aumenta a vista d’occhio, e che penalizza l’alimentazione a causa delle privazioni cui siamo obbligati per evitare gli effetti del glutine sull’organismo.

I grani antichi, per la loro natura, sono validissimi sostituti nella preparazione degli alimenti che consumiamo durante i pasti quotidiani. Fra questi, il grano Solina si presta a tantissime ricette di dolci e prodotti da forno.

Farina di Solina Proprietà: una farina antica a basso contenuto di glutine

Da dove proviene la farina di Solina e quali sono le sue caratteristiche?

Queste domande me le sento fare spesso da chi vuole conoscere le proprietà dei grani antichi, e in particolare quelle della farina di Solina tipica del nostro territorio.

La farina di Solina è sempre più richiesta per il suo basso contenuto di glutine. 

Ricaviamo questa varietà da un cereale antico dal gusto particolare, che si riconosce subito. Oltre a essere un ottimo ingrediente per queste sue caratteristiche innate, la farina di grano Solina conserva sapore e profumo che ricordano quelli rustici d’alta montagna, perché cresce abbondante nell’entroterra abruzzese.

La farina di Solina contiene una piccolissima percentuale di glutine

Una farina antica, quella ottenuta dal grano di Solina, che contiene una piccolissima percentuale di glutine.  

10-11% contro il 14-17% delle altre varietà, e per il suo valore proteico – 18% contro il 12% del grano moderno (fonte Wikipedia).

Questi dati sono importanti per scoprire le alternative che abbiamo nella preparazione dei cibi più consumati nel nostro quotidiano, quando entrano in casa le intolleranze alimentari.

Una farina a basso contenuto di glutine, come altri cereali con la stessa caratteristica, riduce gli effetti collaterali che può avere il glutine sull’organismo. 

Senza rinunciare a quelle abitudini della buona cucina possiamo mangiare i cibi che amiamo, come il pane, la pasta, la pizza, i biscotti, senza riscontrare quei fastidi tipici causati dalla reazione alle alte percentuali di glutine.

Cosa si può preparare con la farina di grano Solina?

Non ci sono limiti alla fantasia e alle possibilità con gli impasti di farina Solina. Morbida e malleabile per sua natura, si lascia lavorare con facilità per preparare dolci, pasta e prodotti da forno. 

In tutti questi anni, noi ci siamo specializzati nella preparazione dei biscotti di grani antichi, prodotti artigianali tipici abruzzesi:

  • ferratelle di Solina
  • trecce di Solina 
  • biscotti senza latte e uova con farina di Solina.

Li prepariamo soltanto dopo che ci vengono richiesti, per garantire l’assoluta genuinità dei prodotti artigianali con il trattamento salva-freschezza.

Aumentano le intolleranze al glutine

Se hai a che fare con un’intolleranza alimentare, devi per forza sostituire alcuni alimenti con quelli più adatti. Ho già parlato delle intolleranze di Giorgio (mio figlio), e di come mi sono reinventata in cucina per non mortificare le sue colazioni e merende. 

È così che sono nati i biscotti senza latte e uova, oggi richiestissimi anche dai clienti che non hanno problemi di intolleranze. 

Essendo sensibile anche al glutine, con la farina di Solina ho risolto anche questo problema, che è ormai diffuso a macchia d’olio.

La sensibilità al glutine (da non confondere con la celiachia che è una vera e propria allergia) è molto comune, riguarda almeno 1 persona su 4. E la ragione di questo aumento negli ultimi anni viene perlopiù imputata alla lavorazione industriale del grano.

Il grano ha una storia lunghissima, esiste da oltre 12 mila anni, ma un tempo veniva coltivato e cresceva in modo naturale. Negli anni ’70 la macina del grano è passata dal mulino a pietra alla lavorazione industriale, con tempi più rapidi e produzioni più voluminose per ottenere quella che conosciamo come farina raffinata

Questa e altre tecniche di coltivazione, nel frattempo subentrate a quelle più naturali, hanno portato a un aumento del glutine. Il glutine rende gli impasti molto più elastici e più convenienti per la lavorazione industriale, ma sicuramente contribuisce a modificare la genetica del grano.

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